Una decina di anni fa mi sono resa conto che la curva a S poteva essere un efficace strumento di gestione delle carriere. Divulgata da Everett M. Rogers, che l’aveva usata per illustrare come si diffondono le innovazioni e le nuove tecnologie, la curva a S descrive anche la traiettoria seguita da una persona a mano a mano che acquisisce competenze in un nuovo ambito di attività. La chiamo “curva a S dell’apprendimento”. Al principio, alla cosiddetta base di partenza, la crescita è lenta e faticosa. Questa fase è seguita da un rapido progresso verso l’alto, via via che le persone acquisiscono nuove competenze e superano le difficoltà: è quello che definisco il tratto ottimale. Alla sommità si raggiunge la padronanza, il punto in cui il lavoro diventa più facile, ma la curva si appiattisce perché ormai c’è poco da imparare. Quando ciò accade, è ora di saltare alla base...