Il 14 aprile 2021, in risposta a una legge sostenuta dai Repubblicani che imponeva limitazioni al diritto di voto in Georgia, l’amministratore delegato di Google pubblicò insieme ad altri 200 suoi pari una lettera aperta sul New York Times e sul Washington Post, dichiarando la propria contrarietà a “qualsiasi legge discriminatoria” che rendesse agli americani più difficile votare. Peccato che dietro le quinte Google avesse finanziato un “gruppo di lavoro tecnico” sulla “integrità elettorale” insieme al Republican State Leadership Committee, un’organizzazione che sosteneva la legge della Georgia e provvedimenti simili in altri Stati. Durante la riunione del gruppo di lavoro a cui aveva partecipato il policy manager di Google, erano state mostrate delle diapositive che definivano la “riforma elettorale” come “la sola linea di difesa del Partito repubblicano”. Alcuni mesi prima, Google aveva anche donato al Republican State Leadership Committee 35.000 dollari presi direttamente dai fondi aziendali. Questo tipo di...