Nel cuore della notte di un venerdì di maggio del 2007, ho lasciato la mia casa nel New Jersey e ho preso l'aereo per recarmi a una riunione segreta che si sarebbe tenuta la mattina dopo in un albergo non lontano dall'aeroporto di Francoforte. Da poco più di un anno ero presidente della Merck, ma tre giorni prima avevo ricevuto una telefonata da Gerhard Cromme, il presidente di Siemens. Non avevo mai lavorato in Siemens e non avevo mai incontrato personalmente Gerhard. Dalla sua fondazione, nel 1847, l'azienda non aveva mai assunto un CEO dall'esterno, ma era stata coinvolta un caso di corruzione e il board voleva dare un segnale molto forte di cambiamento. Avevo accettato di incontrare il presidente per discutere la mia possibile nomina a CEO di Siemens. Gerhard e io abbiamo legato subito. Abbiamo parlato per un paio d'ore, poi ci siamo stretti la mano dicendo: «Allora...