In questo momento il mondo è concentrato su come contenere la possibile pandemia del Coronavirus e sulle cause che l’hanno scatenata. Tutto il resto diventa marginale e ancillare – perfino il lavoro. Quasi tutte le recenti epidemie (Ebola, Sars, Zika, Mers e Coronavirus) sono dipese dall’elevata densità della popolazione, dall’aumento di commercio e caccia di animali selvatici e dai cambiamenti ambientali dovuti ad esempio alla deforestazione e all’aumento degli allevamenti intensivi, specialmente in aree ricche di biodiversità. Una ricerca recente ha mostrato che è necessario integrare in modo sistematico la valutazione e la considerazione del rischio di pandemie nella pianificazione dello sviluppo sostenibile, visto che l'emergenza delle malattie infettive è tra le conseguenze del cambiamento ambientale. Il fenomeno è dunque strutturale e non episodico, mentre la reazione del mondo del lavoro – riduzione delle occasioni di contatto e di presenza e imposizione forzata dello smart work – sembra invece molto...