Usati per la prima volta dall’esercito americano durante la prima guerra mondiale per tentare di prevedere quali soldati erano più soggetti alla psicosi traumatica, oggi i test di personalità alimentano un business da quasi 500 milioni di dollari che cresce a un tasso del 10-15% all’anno. Milioni di lavoratori si sottopongono ogni anno a questi test nella selezione del personale, per migliorare la collaborazione e il teamwork, e per identificare percorsi di carriera soddisfacenti. Ma lo screening basato sui test di personalità non è esente da contestazioni. In alcuni casi recenti, i tribunali hanno stabilito che l’uso di certi test discrimina i lavoratori protetti, in particolare i disabili. Le ricerche indicano che molte convinzioni sui test di personalità radicate negli addetti alla gestione delle risorse umane vanno contro le evidenze scientifiche. E gli studiosi di management temono che fissarsi sulla personalità come fonte principale di conflitti sul lavoro possa indurre...