Fin dagli albori della storia umana, le persone hanno sempre preso decisioni in gruppo. Come si dice, due teste ragionano meglio di una. Se è così, tre teste dovrebbero ragionare meglio di due; e quattro meglio ancora. Se poi sono un centinaio o un migliaio, le cose si mettono al meglio - di qui la presunta “saggezza delle folle”. Il vantaggio di un gruppo, scriveva uno dei primi sostenitori dell’intelligenza collettiva – Aristotele – è che «quando sono in tanti a contribuire al processo deliberativo, ognuno può apportare la sua quota di bontà e di prudenza morale … qualcuno apprezza una parte, qualcuno ne apprezza un’altra e tutti insieme apprezzano tutto». La chiave è l’aggregazione delle informazioni: diverse persone prendono nota di diverse “parti”, e se le parti vengono aggregate correttamente, faranno in modo che il gruppo abbia più conoscenze (e di migliore qualità) rispetto a qualunque individuo. Sfortunatamente, i...